Chiesa parrocchiale S. Maria Assunta (Spera)

La chiesa di Santa Maria Assunta, originariamente intitolata alla Madonna delle Grazie, fu eretta nel 1711-1726 su luogo di una antica cappella.

Si affacciava sulla piazza ed era preceduta da una scala monumentale. Nel 1898-1912 fu completamente rasa al suolo e ricostruita più ampia modificandone l’orientamento da nord all’attuale ovest. Unico elemento rimasto dell’impianto originario è il campanile. L’impianto planimetrico, molto chiaro e lineare, è quello di una chiesa a pianta rettangolare, ad aula unica con al centro due larghe espansioni ospitanti i due altari laterali, voltata a botte e a crociera, terminante in un lungo presbiterio raccordato con l’aula attraverso un arco santo a tutto sesto. Tutta la struttura architettonica è stata realizzata nello stile neoclassico di fine Ottocento. Durante la prima guerra mondiale subì gravissimi danneggiamenti e nel 1921 fu radicalmente restaurata. Meno significativi i tre altari ma riccamente intagliati i banchi lignei.La decorazione delle volte è del pittore Angelo Molinari (1879-1952), un padre francescano all’epoca assai ricercato. Tutte le pareti, il presbiterio e l’abside sono invece state dipinte, nell’estate del 1929, dal pittore Anton Sebastian Fasal (1899-1943) che, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Vienna presso Maestri legati a Gustav Klimt, si trasferì in Alto Adige, a Bressanone e poi a Bolzano, e fu attivo soprattutto nella decorazione di chiese, sia in Alto Adige che, ancora di più, in Trentino. Importanti in particolare i suoi interventi nelle chiese di Samone, Strigno e Ospedaletto; in Valle del Fersina a Frassilongo; a Trento e nelle sue vicinanze in diverse altre chiese; in Val Concei in quelle di Locca, Engusio e Lenzumo; in Alto Adige a Egna e a Montal presso Brunico. Il suo intervento pittorico, comprensivo pure delle vetrate, risulta altamente complesso e articolato, assumendo in pieno l’aspetto di un esteso progetto catechetico che si sviluppa congiuntamente attraverso un gran numero di scritte, di immagini figurative e di raffigurazioni simboliche, combinate insieme in un unico inscindibile. Stilisticamente si richiama alle esperienze della tarda Secessione viennese. Anche dal punto di vista esecutivo l’intervento di Fasal è assai ricco e differenziato, prevedendo sia la tecnica dell’affresco che della pittura a secco e del graffito.Fermiamo l’attenzione sulle maggiori campiture: nelle due grandi lunette laterali a destra l’Adorazione dei Magi ed a sinistra la Fuga in Egitto.Nella fiancata a destra il Battesimo di Gesù; in quella di sinistra due Stemmi araldici uno raffigurante il principe vescovo Celestino Endici e l’altro il papa Pio XI Ratti e la raffigurazione della Parabola del Figliol Prodigo; nel presbiterio San Francesco e Sant’Antonio, la Crocifissione, San Pietro e San Paolo, una Annunciazione e una variegata Simbologia Mariana e sulla volta del presbiterio i Quattro Evangelisti. In controfacciata il Sermone sulla Montagna e i Ritratti dei sacerdoti che ne hanno seguito la ricostruzione; fitte decorazioni di gusto modernista, angeli , lesene, fregi, cornici a nastri intrecciati, motivi geometrici e floreali che richiamano lo stile Liberty del primo ventennio del secolo scorso riempiono ogni spazio lasciato libero dalle figurazioni, accentuando la preziosità dell’ambiente. Un recente intervento di restauro (2006) lo ha esaltato come merita.

Tipologia di luogo
Chiesa
Collocazione geografica

Come arrivare

Mercoledì, 11 Febbraio 2015 - Ultima modifica: Venerdì, 26 Febbraio 2016